Se controlliamo l'impostazione del tempo di posa (tempo di otturazione, velocità dell'otturatore), possiamo catturare il movimento o congelare un'azione. L'otturatore è un elemento meccanico della macchina fotografica che si apre e si chiude per lasciar passare la luce. Se il diaframma controlla la quantità di luce, l'otturatore regola la durata dell'esposizione: il tempo di posa. Il tempo di posa (o di scatto) si misura in secondi o, più spesso, in frazioni di secondo.

Otturatore macchina fotografica

L'otturatore è uno dei componenti chiave di una macchina fotografica, svolgendo un ruolo fondamentale nel processo di cattura delle immagini. Si tratta di un elemento tecnico che determina la quantità di luce che raggiunge il sensore fotografico in un dato momento. Nel mondo della fotografia, comprendere il funzionamento dell'otturatore e le sue varie impostazioni è cruciale per ottenere immagini nitide, ben esposte e creative. Nel corso di questo articolo, esploreremo in dettaglio il concetto di otturatore, le sue diverse modalità e come influisce sul risultato finale delle immagini.

Tra i termini interconnessi relativi all'otturatore e alla sua funzione, troviamo "tempo di scatto", "apertura del diaframma", "velocità dell'otturatore", "effetto di movimento", "congelamento", "scatti lunghi" e "modalità manuale". Questi concetti strettamente collegati sono fondamentali per comprendere a fondo il ruolo dell'otturatore della macchina fotografica nella creazione di immagini fotografiche.

Come funziona l'otturatore

L'otturatore controlla il tempo per cui il sensore fotografico è esposto alla luce proveniente dall'obiettivo. La durata dell'esposizione è misurata in secondi o frazioni di secondo, e determina quanto tempo la luce ha per raggiungere il sensore. Le diverse velocità dell'otturatore consentono di catturare momenti fugaci o creare effetti di movimento intenzionali. Esploreremo come regolare il tempo di esposizione per ottenere risultati desiderati.

L'otturatore è un dispositivo meccanico o elettronico che regola la quantità di luce che entra nella macchina fotografica. È composto da due lamelle che si muovono in modo sincronizzato per esporre il sensore o la pellicola alla luce.

Nelle macchine fotografiche a obiettivo singolo, l'otturatore si trova tra l'obiettivo e il sensore o la pellicola. Quando si preme il pulsante di scatto, lo specchio si alza per far passare la luce attraverso l'otturatore e sul sensore o sulla pellicola. Le due lamelle dell'otturatore si aprono quindi in modo sincronizzato e lasciano passare la luce per un breve periodo di tempo. La durata di questo periodo di tempo è chiamata "velocità dell'otturatore".

Una velocità dell'otturatore rapida congela il movimento, mentre una velocità dell'otturatore lenta rende il movimento fluido. Ad esempio, se si fotografa una persona che corre, una velocità dell'otturatore rapida congelerà le sue gambe in aria, mentre una velocità dell'otturatore lenta renderà le sue gambe sfocate, creando un effetto di movimento.

L'otturatore è uno degli elementi più importanti della fotografia e gioca un ruolo fondamentale nella creazione della tua immagine. Imparando a controllare la velocità dell'otturatore, puoi creare immagini con diversi effetti e raccontare storie in modi diversi.

Ecco alcuni suggerimenti per utilizzare l'otturatore della macchina fotografica in modo efficace:

  • Utilizzare una velocità dell'otturatore rapida per congelare il movimento.
  • Utilizzare una velocità dell'otturatore lenta per rendere il movimento fluido.
  • Esperimento con diverse velocità dell'otturatore per trovare l'effetto che desideri.
  • Considera la velocità dell'otturatore in relazione agli altri elementi della tua immagine, come l'apertura e l'ISO.
  • Impara a utilizzare l'otturatore in modo creativo per raccontare storie in modi diversi.

Relazione tra otturatore e diaframma

L'otturatore e il diaframma sono due parametri collegati che influenzano l'esposizione fotografica. Mentre l'otturatore controlla il tempo di scatto, il diaframma regola la quantità di luce che entra attraverso l'obiettivo. Una corretta combinazione di entrambi i parametri è essenziale per ottenere una corretta esposizione e controllare la profondità di campo.

Modalità dell'otturatore

Le fotocamere offrono diverse modalità di otturatore, come il "priorità del tempo" (Tv) e il "manuale". Nella modalità Tv, il fotografo imposta la velocità dell'otturatore, mentre la fotocamera regola automaticamente il diaframma per ottenere una corretta esposizione. Nella modalità manuale, il fotografo ha il controllo completo su entrambi i parametri. Esploreremo quando e come utilizzare queste modalità in base alla situazione fotografica.

Effetti creativi dell'otturatore

L'otturatore può essere usato creativamente per catturare movimenti dinamici o creare effetti di movimento artistici. Uno scatto con una velocità dell'otturatore lenta può generare un effetto di "scia", mentre uno veloce può congelare un momento in azione. Analizzeremo come sfruttare queste tecniche per aggiungere interesse e dinamicità alle immagini.

FAQ:

Qual è l'effetto di utilizzare una velocità dell'otturatore lenta?

Una velocità dell'otturatore lenta può creare un effetto di movimento, catturando scie o sfocando soggetti in movimento, il che può aggiungere un senso di dinamicità e fluidità all'immagine.

Posso regolare solo il tempo di esposizione senza toccare il diaframma?

Sì, puoi farlo utilizzando la modalità "priorità del tempo" (Tv) o la modalità manuale sulla tua fotocamera. In questo modo, puoi controllare il tempo di esposizione mentre la fotocamera gestisce automaticamente l'apertura del diaframma.

Cosa sono gli "scatti lunghi" e quando dovrebbero essere utilizzati?

Gli "scatti lunghi" si riferiscono a tempi di esposizione più lunghi, spesso superiori a 1 secondo. Vengono utilizzati per catturare dettagli in condizioni di scarsa illuminazione o per creare effetti di movimento artistici, come l'effetto seta in una cascata.

Qual è l'effetto di utilizzare una velocità dell'otturatore rapida?

Una velocità dell'otturatore rapida congela il movimento e cattura istantanee nitide. Questo è utile per fotografare soggetti in movimento veloce o situazioni in cui si desidera evitare qualsiasi sfocatura.

Qual è la differenza tra modalità "priorità del tempo" e modalità manuale dell'otturatore?

Nella modalità "priorità del tempo" (Tv), imposti la velocità dell'otturatore e la fotocamera regola automaticamente il diaframma. Nella modalità manuale, hai il controllo completo su entrambi i parametri e devi impostarli manualmente per ottenere la corretta esposizione.

Tempo di posa


Esattamente come diaframmi e sensibilità Iso, il tempo di posa vanno a passi prestabiliti, nonostante sia a volte possibile utilizzare valori intermedi. Con tempo di posa lungo si ottengono immagini mosse di soggetti in movimento. Con tempo di posa breve si ottengono immagini nitide di soggetti in movimento. Nella scala del tempo di posa uno stop è uguale a un tempo doppio.

Il tempo di posa controlla la lunghezza dell’esposizione, ma è anche uno strumento creativo. E' uno dei due modi che ha il fotografo di controllare l’esposizione (l’altro è l’apertura del diaframma). Nella fotografia di tutti i giorni, non serve preoccuparsi troppo del tempo di posa poiché almeno fino a che è abbastanza breve si evita il pericolo del micro mosso. Ma quando si scatta a soggetti in rapido movimento, assume un altro significato, maggiore è il tempo di posa, maggiore sarà il movimento del soggetto nell’intervallo di scatto. Per congelare il proprio soggetto, basta usare un tempo breve.

Il tempo di posa è determinato dall’otturatore della macchina fotografica. L’otturatore è un dispositivo elettronico delle fotocamere. Prolungando il tempo di posa, si possono usare diaframmi più chiusi e/o sensibilità ISO più bassi, utili per avere una maggiore qualità d’immagine, purchè si eviti il mosso indesiderato.

Apertura Otturatore

L'otturatore della macchina fotografica, si basa sul principio fondamentale di consentire il passaggio controllato della luce che va a colpire il sensore, creando così una copia dell'immagine inquadrata dall'obiettivo. Il controllo della luce che colpisce il sensore è affidato all’otturatore, un dispositivo che può essere meccanico o elettronico che blocca il passaggio della luce fino al momento dello scatto per un periodo di tempo ben definito, in base alla quantità di luce ambiente disponibile e alla sensibilità del sensore della fotocamera digitale.

Il periodo di apertura dell'otturatore prende il nome di "tempo di posa" e la sua lunghezza è direttamente proporzionale alla quantità di luce che colpisce il sensore. Un tempo doppio ci darà il doppio della luce e perciò un'immagine molto più chiara, al contrario, un tempo di posa a metà ci darà metà luce e un’immagine più scura.

E’ molto importante, la corretta combinazione tra quantità di luce e tempo di posa per avere un'immagine naturale, con i colori e le loro densità sono vicine all'originale visibile a occhio nudo. Il tempo di posa è un elemento essenziale per controllare l'esposizione , la quantità di luce che arriva al sensore, oltre che per catturare e bloccare soggetti in movimento e azioni veloci come eventi sportivi ecc.

Quando usare tempi di posa veloci

Usare tempi di posa lunghi con soggetti in movimento, con luce scarsa e con lunghe focali, possono essere causa di immagini leggermente tremolanti o mosse. A volte il mosso è utile per esprimere il movimento del soggetto o per ottenere effetti creativi (panning). Per la fotografia d’azione, occorrono fotocamere digitali veloci. Se vediamo una scena che si svolge veloce, dobbiamo scattare velocemente, ma anche contare su un tempo di posa fulmineo quasi istantaneo per poter congelare la scena e il soggetto in movimento.  Tempi di posa veloci permette di congelare l'azione e mantenere tutto perfettamente nitido.

Occorre una macchina fotografica moderna che riesca a tenere a fuoco il soggetto, seguendolo con gli innumerevoli, punti di messa a fuoco. Oggi sono in commercio fotocamere digitali reflex che riescono ad eseguire raffiche di scatti da 5 fotogrammi al secondo. Reflex digitali come la Canon Eos /7D con 8 fotogrammi al secondo su un sensore di 18 Megapixel. Oppure la reflex digitali Nikon D300s sempre con 7 fotogrammi al secondo

Tempi di posa lunghi per il panning

Un’altra soluzione spesso adottata dai professionisti è il cosiddetto “panning”, in cui si sceglie un tempo volutamente molto lungo e si insegue il soggetto nel mirino durante lo scatto. Questo restituisce un soggetto ragionevolmente nitido e sfoca lo sfondo, con caratteristico effetto di movimento.

Non sempre, il “mosso” è negativo, il primo pensiero del fotografo è, quello di congelare il soggetto utilizzando un tempo breve. Se questo va benissimo per la fotografia sportiva, a volte rende le immagini un po’ statiche e poco vitali. Un mosso creativo può, al contrario, dare maggiore dinamismo all’immagine, con un tempo più lungo possiamo aggiungere un senso di movimento alla nostra immagine e l’effetto mosso aggiunge vita e dinamismo.

Lo scatto continuo

Se ci troviamo a scattare una foto d’azione con soggetti in rapido movimento consigliabile è lo scatto continuo. In alcuni casi, è prevedibile l’istante in cui arriverà il movimento chiave, ma le azioni sportive sono imprevedibili ed è quindi è difficile catturare il momento migliore con un singolo scatto.

Ecco a cosa serve l’opzione di scatto continuo. La cadenza di scatto dipende dalla fotocamera, ed è espressa in “fps”, frame per secondo. Anche il numero di foto catturabili dipende dalla fotocamera, ma scegliere il formato Jpeg anziché il formato Raw allunga sempre la sequenza di scatto massima possibile.

Tempo di scatto veloce e tempo di scatto lento

Il tempo di scatto ci permette di controllare l’esatto tempo in cui l’otturatore rimane aperto. In abbinamento con il diaframma, determina la quantità di luce che raggiunge il sensore. L’obiettivo principale della scelta del tempo di scatto è stabilire quanta parte del movimento del soggetto debba essere registrata. Il tempo veloce congela il movimento e il tempo lento sfoca il movimento.

03 coppie tempo diaframma

I tempi di scatto si leggono in frazioni di secondo. Per esempio, 1/16 di secondo cattura un’immagine sfocata di un soggetto in movimento, mentre 1/1000 di secondo congela il movimento stesso. Tempo e apertura diaframma lavorano insieme, dal momento che l’intervento sui due influenza la quantità di luce che entra nella fotocamera, dobbiamo ricordarci di non perdere mai l’esposizione corretta.

Se chiudiamo il diaframma di uno stop (e lasciamo quindi entrare meno luce) dobbiamo compensare rallentando il tempo di uno stop (per far rientrare più luce). Con le modalità semiautomatiche possiamo lasciare che la reflex digitale imposti il tempo di scatto giusto quando scegliamo il diaframma e viceversa.