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Se controlliamo l'impostazione del tempo di posa (tempo di otturazione, velocità dell'otturatore), possiamo catturare il movimento o congelare un'azione. L'otturatore è un elemento meccanico della macchina fotografica che si apre e si chiude per lasciar passare la luce. Se il diaframma controlla la quantità di luce, l'otturatore regola la durata dell'esposizione: il tempo di posa. Il tempo di posa (o di scatto) si misura in secondi o, più spesso, in frazioni di secondo.

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Otturatore fotografico

L'otturatore fotografico rappresenta uno degli elementi più cruciali e affascinanti dell'apparato fotografico moderno, un componente che determina in modo sostanziale la qualità e le caratteristiche dell'immagine finale. Questo sofisticato sistema meccanico o elettronico controlla il flusso di luce che raggiunge il sensore della fotocamera, definendo tempi di esposizione con precisione millisecondale e influenzando aspetti fondamentali come la nitidezza, il motion blur e la profondità di campo dinamica.

Nel panorama fotografico contemporaneo, l'evoluzione tecnologica ha portato a sviluppi rivoluzionari che stanno ridefinendo completamente il concetto stesso di otturazione. Il mercato mirrorless ha registrato una crescita del 20% nel 2024 rispetto all'anno precedente, testimoniando una trasformazione profonda verso sistemi ibridi che combinano otturatori meccanici tradizionali con innovativi sistemi elettronici di nuova generazione. Questa evoluzione ha introdotto possibilità creative inedite, dall'ultra-velocità di scatto fino a 1/32000 di secondo nelle fotocamere più avanzate, fino alla completa eliminazione delle vibrazioni meccaniche per applicazioni specialistiche come l'astrofotografia e la macrofotografia estrema.

Le tendenze emergenti del settore evidenziano un crescente interesse verso l'otturazione silente, particolarmente apprezzata nei reportage matrimoniali, nella street photography discreta e nella fotografia naturalistica. Parallelamente, l'integrazione dell'intelligenza artificiale nei sistemi di controllo dell'otturatore sta aprendo nuove frontiere nel riconoscimento automatico delle scene e nell'ottimizzazione predittiva dei parametri di scatto, mentre i progressi nella tecnologia BSI (Back-Side Illuminated) dei sensori stanno permettendo prestazioni sempre più elevate anche con otturazioni elettroniche ultra-rapide.

La comprensione approfondita dei principi fisici e tecnologici dell'otturazione diventa quindi essenziale per ogni fotografo che desideri sfruttare appieno le potenzialità degli strumenti moderni, dalle tradizionali reflex fino alle più innovative fotocamere mirrorless e ai sistemi ibridi di ultima generazione.

Principi fisici e meccanici dell'otturazione

Il funzionamento dell'otturatore fotografico si basa su principi fisico-meccanici consolidati che risalgono agli albori della fotografia ma che hanno subito raffinamenti tecnologici straordinari. Il sistema più diffuso nelle fotocamere reflex tradizionali è l'otturatore a tendine verticali, costituito da due lamelle metalliche ultrasottili che si muovono in sequenza temporale precisa per controllare l'esposizione del sensore alla luce.

Durante il processo di scatto, la prima tendina si sposta verticalmente scoprendo gradualmente il sensore, mentre la seconda tendina segue a distanza temporale variabile per coprire nuovamente l'area sensibile. La velocità di sincronizzazione tipica di questi sistemi si attesta intorno a 1/200-1/250 di secondo, limite fisico oltre il quale le tendine non riescono a scoprire completamente il sensore prima che la seconda inizi il movimento di chiusura.

I materiali avanzati utilizzati nella costruzione moderna includono:

  • Leghe di titanio per ridurre il peso e aumentare la resistenza
  • Rivestimenti ceramici per minimizzare l'attrito e prolungare la durata
  • Sistemi di ammortizzazione magnetica per ridurre le vibrazioni
  • Meccanismi di compensazione termica per mantenere la precisione in condizioni climatiche estreme

La precisione cronometrica rappresenta un aspetto cruciale: gli otturatori professionali moderni garantiscono tolleranze inferiori al ±2% sui tempi di esposizione, risultato ottenuto mediante sofisticati sistemi di controllo elettronico che monitorano costantemente la velocità di movimento delle tendine e apportano correzioni in tempo reale.

Tecnologie di otturazione elettronica

L'otturazione elettronica rappresenta una rivoluzione paradigmatica che elimina completamente i componenti meccanici mobili, affidandosi invece alla capacità del sensore di attivarsi e disattivarsi elettronicamente. Questa tecnologia permette tempi di esposizione significativamente inferiori rispetto agli otturatori meccanici, raggiungendo velocità estreme fino a 1/32000 di secondo nei modelli più avanzati.

Il principio operativo si basa sulla lettura progressiva del sensore (rolling shutter), dove ogni riga di pixel viene attivata e letta in sequenza temporale. Questo processo, sebbene estremamente veloce, introduce alcune peculiarità tecniche che influenzano il risultato finale. Il tempo di lettura completo del sensore varia tipicamente tra 1/60 e 1/15 di secondo, parametro che determina la suscettibilità agli effetti di distorsione su soggetti in movimento rapido.

Vantaggi dell'otturazione elettronica

I benefici dell'implementazione elettronica includono:

  • Completa assenza di vibrazioni: eliminazione totale del micro-movimento causato dal meccanismo a tendine
  • Silenziosità assoluta: ideale per fotografia naturalistica, cerimonie e contesti dove il rumore è indesiderabile
  • Velocità estreme: capacità di raggiungere tempi di otturazione impossibili con sistemi meccanici
  • Durata illimitata: assenza di usura meccanica e conseguente longevità superiore
  • Consumo energetico ridotto: minore richiesta di potenza rispetto ai motori meccanici

Limitazioni tecniche

Le principali limitazioni includono il rolling shutter effect, che può causare distorsioni geometriche su soggetti in movimento veloce, e l'incompatibilità con il flash tradizionale, che richiede la sincronizzazione con l'intero sensore simultaneamente esposto.

Modalità ibride e prima tendina elettronica

Le fotocamere moderne implementano spesso sistemi ibridi che combinano i vantaggi di entrambe le tecnologie attraverso la modalità EFCS (Electronic First Curtain Shutter). Questa soluzione innovativa utilizza l'attivazione elettronica per l'apertura dell'esposizione e l'otturatore meccanico per la chiusura, ottimizzando le prestazioni in diverse condizioni operative.

La modalità EFCS permette di raggiungere velocità di sincronizzazione superiori al limite tradizionale mantenendo la compatibilità con i sistemi flash. Nei modelli più avanzati, questa configurazione consente sincronizzazioni fino a 1/400 di secondo, ampliando significativamente le possibilità creative in situazioni di forte illuminazione ambientale.

Ottimizzazione delle prestazioni

I sistemi di controllo adattivo moderni analizzano automaticamente le condizioni di scatto per selezionare la modalità più appropriata:

  • Otturazione meccanica: per situazioni standard e compatibilità flash completa
  • Prima tendina elettronica: per ridurre vibrazioni mantenendo versatilità
  • Otturazione completamente elettronica: per velocità estreme e silenziosità

Questa intelligenza artificiale integrata considera fattori come velocità di scatto richiesta, presenza di movimento nel soggetto, condizioni di illuminazione e tipo di obiettivo montato per ottimizzare automaticamente le prestazioni.

Impatto sulle tecniche fotografiche avanzate

L'evoluzione dell'otturazione ha rivoluzionato numerose discipline fotografiche specialistiche, aprendo possibilità creative precedentemente inaccessibili. Nella fotografia sportiva, le velocità ultra-elevate permettono il congelamento di azioni estremamente dinamiche, mentre la modalità silenziosa ha trasformato l'approccio alla fotografia naturalistica e documentaristica.

Fotografia ad alta velocità

I moderni sistemi di otturazione elettronica consentono la realizzazione di sequenze burst con frequenze superiori ai 30 fotogrammi per secondo, mantenendo precisione cronometrica e qualità dell'immagine. Questa capacità ha particolare rilevanza nella ricerca scientifica, nello studio del movimento e nelle applicazioni industriali dove l'analisi temporale riveste importanza critica.

Applicazioni creative innovative

Le lunghe esposizioni elettroniche eliminano completamente il problema delle vibrazioni da otturatore, permettendo tempi di posa estesi senza degradazione della nitidezza. Questa caratteristica risulta particolarmente preziosa nell'astrofotografia, dove esposizioni di diversi minuti richiedono stabilità assoluta per evitare il motion blur stellare.

L'otturazione selettiva rappresenta una frontiera emergente, dove algoritmi avanzati permettono l'esposizione differenziata di aree specifiche del sensore, creando effetti creativi impossibili da ottenere con tecniche tradizionali. Questa tecnologia trova applicazioni nella fotografia HDR in tempo reale e nella compensazione dinamica dell'esposizione per scene ad alto contrasto.

Manutenzione e longevità degli otturatori

La durata operativa degli otturatori fotografici moderni varia significativamente tra le diverse tecnologie implementate. Gli otturatori meccanici tradizionali sono tipicamente testati per 150.000-300.000 cicli nelle fotocamere professionali, mentre i sistemi completamente elettronici non presentano limitazioni meccaniche di usura, risultando teoricamente illimitati in termini di durata operativa.

Fattori di degradazione

I principali elementi che influenzano la longevità includono:

  • Condizioni ambientali: umidità, temperature extreme e particelle abrasive accelerano l'usura
  • Frequenza di utilizzo: shooting intensivi riducono proporzionalmente la vita operativa
  • Manutenzione preventiva: pulizia regolare e calibrazione professionale prolungano le prestazioni
  • Qualità costruttiva: materiali premium e tolleranze di lavorazione superiori garantiscono maggiore resistenza

Diagnostica e calibrazione

I sistemi di autodiagnostica integrati monitorano costantemente le prestazioni dell'otturatore, rilevando deviazioni nella precisione temporale e segnalando la necessità di interventi manutentivi. La calibrazione professionale può ripristinare le specifiche originali anche su unità con utilizzo intensivo, estendendo significativamente la vita operativa.

Otturatore macchina fotografica

L'otturatore è uno dei componenti chiave di una macchina fotografica, svolgendo un ruolo fondamentale nel processo di cattura delle immagini. Si tratta di un elemento tecnico che determina la quantità di luce che raggiunge il sensore fotografico in un dato momento. Nel mondo della fotografia, comprendere il funzionamento dell'otturatore e le sue varie impostazioni è cruciale per ottenere immagini nitide, ben esposte e creative. Nel corso di questo articolo, esploreremo in dettaglio il concetto di otturatore, le sue diverse modalità e come influisce sul risultato finale delle immagini.

Tra i termini interconnessi relativi all'otturatore e alla sua funzione, troviamo "tempo di scatto", "apertura del diaframma", "velocità dell'otturatore", "effetto di movimento", "congelamento", "scatti lunghi" e "modalità manuale". Questi concetti strettamente collegati sono fondamentali per comprendere a fondo il ruolo dell'otturatore della macchina fotografica nella creazione di immagini fotografiche.

L'otturatore controlla il tempo per cui il sensore fotografico è esposto alla luce proveniente dall'obiettivo. La durata dell'esposizione è misurata in secondi o frazioni di secondo, e determina quanto tempo la luce ha per raggiungere il sensore. Le diverse velocità dell'otturatore consentono di catturare momenti fugaci o creare effetti di movimento intenzionali. Esploreremo come regolare il tempo di esposizione per ottenere risultati desiderati.

L'otturatore è un dispositivo meccanico o elettronico che regola la quantità di luce che entra nella macchina fotografica. È composto da due lamelle che si muovono in modo sincronizzato per esporre il sensore o la pellicola alla luce.

Nelle macchine fotografiche a obiettivo singolo, l'otturatore si trova tra l'obiettivo e il sensore o la pellicola. Quando si preme il pulsante di scatto, lo specchio si alza per far passare la luce attraverso l'otturatore e sul sensore o sulla pellicola. Le due lamelle dell'otturatore si aprono quindi in modo sincronizzato e lasciano passare la luce per un breve periodo di tempo. La durata di questo periodo di tempo è chiamata "velocità dell'otturatore".

Una velocità dell'otturatore rapida congela il movimento, mentre una velocità dell'otturatore lenta rende il movimento fluido. Ad esempio, se si fotografa una persona che corre, una velocità dell'otturatore rapida congelerà le sue gambe in aria, mentre una velocità dell'otturatore lenta renderà le sue gambe sfocate, creando un effetto di movimento.

L'otturatore è uno degli elementi più importanti della fotografia e gioca un ruolo fondamentale nella creazione della tua immagine. Imparando a controllare la velocità dell'otturatore, puoi creare immagini con diversi effetti e raccontare storie in modi diversi.

Ecco alcuni suggerimenti per utilizzare l'otturatore della macchina fotografica in modo efficace:

  • Utilizzare una velocità dell'otturatore rapida per congelare il movimento.
  • Utilizzare una velocità dell'otturatore lenta per rendere il movimento fluido.
  • Esperimento con diverse velocità dell'otturatore per trovare l'effetto che desideri.
  • Considera la velocità dell'otturatore in relazione agli altri elementi della tua immagine, come l'apertura e l'ISO.
  • Impara a utilizzare l'otturatore in modo creativo per raccontare storie in modi diversi.

Relazione tra otturatore e diaframma

L'otturatore e il diaframma sono due parametri collegati che influenzano l'esposizione fotografica. Mentre l'otturatore controlla il tempo di scatto, il diaframma regola la quantità di luce che entra attraverso l'obiettivo. Una corretta combinazione di entrambi i parametri è essenziale per ottenere una corretta esposizione e controllare la profondità di campo.

Modalità dell'otturatore

Le fotocamere offrono diverse modalità di otturatore, come il "priorità del tempo" (Tv) e il "manuale". Nella modalità Tv, il fotografo imposta la velocità dell'otturatore, mentre la fotocamera regola automaticamente il diaframma per ottenere una corretta esposizione. Nella modalità manuale, il fotografo ha il controllo completo su entrambi i parametri. Esploreremo quando e come utilizzare queste modalità in base alla situazione fotografica.

Effetti creativi dell'otturatore

L'otturatore può essere usato creativamente per catturare movimenti dinamici o creare effetti di movimento artistici. Uno scatto con una velocità dell'otturatore lenta può generare un effetto di "scia", mentre uno veloce può congelare un momento in azione. Analizzeremo come sfruttare queste tecniche per aggiungere interesse e dinamicità alle immagini.

Tempo di posa


Esattamente come diaframmi e sensibilità Iso, il tempo di posa vanno a passi prestabiliti, nonostante sia a volte possibile utilizzare valori intermedi. Con tempo di posa lungo si ottengono immagini mosse di soggetti in movimento. Con tempo di posa breve si ottengono immagini nitide di soggetti in movimento. Nella scala del tempo di posa uno stop è uguale a un tempo doppio.

Il tempo di posa controlla la lunghezza dell’esposizione, ma è anche uno strumento creativo. E' uno dei due modi che ha il fotografo di controllare l’esposizione (l’altro è l’apertura del diaframma). Nella fotografia di tutti i giorni, non serve preoccuparsi troppo del tempo di posa poiché almeno fino a che è abbastanza breve si evita il pericolo del micro mosso. Ma quando si scatta a soggetti in rapido movimento, assume un altro significato, maggiore è il tempo di posa, maggiore sarà il movimento del soggetto nell’intervallo di scatto. Per congelare il proprio soggetto, basta usare un tempo breve.

Il tempo di posa è determinato dall’otturatore della macchina fotografica. L’otturatore è un dispositivo elettronico delle fotocamere. Prolungando il tempo di posa, si possono usare diaframmi più chiusi e/o sensibilità ISO più bassi, utili per avere una maggiore qualità d’immagine, purchè si eviti il mosso indesiderato.

Apertura Otturatore

L'otturatore della macchina fotografica, si basa sul principio fondamentale di consentire il passaggio controllato della luce che va a colpire il sensore, creando così una copia dell'immagine inquadrata dall'obiettivo. Il controllo della luce che colpisce il sensore è affidato all’otturatore, un dispositivo che può essere meccanico o elettronico che blocca il passaggio della luce fino al momento dello scatto per un periodo di tempo ben definito, in base alla quantità di luce ambiente disponibile e alla sensibilità del sensore della fotocamera digitale.

Il periodo di apertura dell'otturatore prende il nome di "tempo di posa" e la sua lunghezza è direttamente proporzionale alla quantità di luce che colpisce il sensore. Un tempo doppio ci darà il doppio della luce e perciò un'immagine molto più chiara, al contrario, un tempo di posa a metà ci darà metà luce e un’immagine più scura.

E’ molto importante, la corretta combinazione tra quantità di luce e tempodi posa per avere un'immagine naturale, con i colori e le loro densità sono vicine all'originale visibile a occhio nudo. Il tempo di posa è un elemento essenziale per controllare l'esposizione , la quantità di luce che arriva al sensore, oltre che per catturare e bloccare soggetti in movimento e azioni veloci come eventi sportivi ecc.

Quando usare tempi di posa veloci

Usare tempi di posa lunghi con soggetti in movimento, con luce scarsa e con lunghe focali, possono essere causa di immagini leggermente tremolanti o mosse. A volte il mosso è utile per esprimere il movimento del soggetto o per ottenere effetti creativi (panning). Per la fotografia d’azione, occorrono fotocamere digitali veloci. Se vediamo una scena che si svolge veloce, dobbiamo scattare velocemente, ma anche contare su un tempo di posa fulmineo quasi istantaneo per poter congelare la scena e il soggetto in movimento.  Tempi di posa veloci permette di congelare l'azione e mantenere tutto perfettamente nitido.

Occorre una macchina fotografica moderna che riesca a tenere a fuoco il soggetto, seguendolo con gli innumerevoli, punti di messa a fuoco. Oggi sono in commercio fotocamere digitali reflex che riescono ad eseguire raffiche di scatti da 5 fotogrammi al secondo. Reflex digitali come la Canon Eos /7D con 8 fotogrammi al secondo su un sensore di 18 Megapixel. Oppure la reflex digitali Nikon D300s sempre con 7 fotogrammi al secondo

Tempi di posa lunghi per il panning

Un’altra soluzione spesso adottata dai professionisti è il cosiddetto “panning”, in cui si sceglie un tempo volutamente molto lungo e si insegue il soggetto nel mirino durante lo scatto. Questo restituisce un soggetto ragionevolmente nitido e sfoca lo sfondo, con caratteristico effetto di movimento.

Non sempre, il “mosso” è negativo, il primo pensiero del fotografo è, quello di congelare il soggetto utilizzando un tempo breve. Se questo va benissimo per la fotografia sportiva, a volte rende le immagini un po’ statiche e poco vitali. Un mosso creativo può, al contrario, dare maggiore dinamismo all’immagine, con un tempo più lungo possiamo aggiungere un senso di movimento alla nostra immagine e l’effetto mosso aggiunge vita e dinamismo.

Lo scatto continuo

Se ci troviamo a scattare una foto d’azione con soggetti in rapido movimento consigliabile è lo scatto continuo. In alcuni casi, è prevedibile l’istante in cui arriverà il movimento chiave, ma le azioni sportive sono imprevedibili ed è quindi è difficile catturare il momento migliore con un singolo scatto.

Ecco a cosa serve l’opzione di scatto continuo. La cadenza di scatto dipende dalla fotocamera, ed è espressa in “fps”, frame per secondo. Anche il numero di foto catturabili dipende dalla fotocamera, ma scegliere il formato Jpeg anziché il formato Raw allunga sempre la sequenza di scatto massima possibile.

Tempo di scatto veloce e tempo di scatto lento

Il tempo di scatto ci permette di controllare l’esatto tempo in cui l’otturatore rimane aperto. In abbinamento con il diaframma, determina la quantità di luce che raggiunge il sensore. L’obiettivo principale della scelta del tempo di scatto è stabilire quanta parte del movimento del soggetto debba essere registrata. Il tempo veloce congela il movimento e il tempo lento sfoca il movimento.

03 coppie tempo diaframma

I tempi di scatto si leggono in frazioni di secondo. Per esempio, 1/16 di secondo cattura un’immagine sfocata di un soggetto in movimento, mentre 1/1000 di secondo congela il movimento stesso. Tempo e apertura diaframma lavorano insieme, dal momento che l’intervento sui due influenza la quantità di luce che entra nella fotocamera, dobbiamo ricordarci di non perdere mai l’esposizione corretta.

Se chiudiamo il diaframma di uno stop (e lasciamo quindi entrare meno luce) dobbiamo compensare rallentando il tempo di uno stop (per far rientrare più luce). Con le modalità semiautomatiche possiamo lasciare che la reflex digitale imposti il tempo di scatto giusto quando scegliamo il diaframma e viceversa.

La padronanza delle tecnologie di otturazione rappresenta un elemento distintivo per ogni fotografo serio che desideri esprimere appieno la propria visione creativa. L'evoluzione continua di questi sistemi offre opportunità sempre nuove per esplorare tecniche innovative e superare i limiti tradizionali della cattura fotografica. Approfondire questi aspetti tecnici attraverso sperimentazione pratica e studio teorico dell’otturatore fotografico costituisce un investimento prezioso per l'evoluzione del proprio linguaggio fotografico e per rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche del settore.

Bibliografia

  • Ang, Tom - Fotografia Digitale: Manuale Completo
  • Freeman, Michael - The Complete Guide to Digital Photography
  • Hirsch, Robert - Light and Lens: Photography in the Digital Age
  • London, Barbara - Photography: A Cultural History
  • Shore, Stephen - The Nature of Photographs: A Primer

FAQ: Otturatore fotografico

Come influisce la scelta dell'otturatore sulla qualità dell'immagine finale?

La tipologia di otturatore impatta significativamente sulla qualità dell'immagine attraverso diversi parametri tecnici. L'otturatore meccanico garantisce uniformità di esposizione su tutta la superficie del sensore e compatibilità completa con sistemi flash, risultando ideale per fotografia professionale dove la precisione colorimetrica è critica. L'otturazione elettronica, pur offrendo velocità estreme e silenziosità, può introdurre artefatti di rolling shutter su soggetti in movimento rapido, manifestandosi come distorsioni geometriche o banding su fonti luminose artificiali. La scelta ottimale dipende dal tipo di soggetto, condizioni di ripresa e requisiti specifici dell'applicazione fotografica.

Quanto costa la sostituzione di un otturatore guasto?

Il costo di sostituzione di un otturatore varia considerevolmente in base al modello di fotocamera e alla complessità del sistema. Per fotocamere reflex entry-level, l'intervento oscilla tra €150-300, mentre per modelli professionali full-frame può raggiungere €500-800 includendo manodopera specializzata e calibrazione. Le fotocamere mirrorless con sistemi ibridi presentano costi intermedi di €200-450. È importante considerare che spesso la riparazione include anche pulizia completa del corpo macchina e aggiornamento firmware, aggiungendo valore all'intervento oltre alla semplice sostituzione del componente.

È possibile convertire un otturatore meccanico in elettronico?

La conversione da otturatore meccanico a elettronico non è tecnicamente fattibile sulle fotocamere esistenti, poiché richiede modifiche hardware fondamentali alla architettura del sensore e ai circuiti di controllo. L'otturazione elettronica necessita di sensori specificamente progettati con capacità di lettura ultra-veloce e sistemi di gestione della temporizzazione completamente diversi. Le fotocamere che offrono modalità elettronica sono progettate ab initio con questa capacità. Tuttavia, molte fotocamere moderne implementano firmware aggiornabili che possono abilitare modalità ibride precedentemente non disponibili, estendendo le funzionalità senza modifiche hardware.

Qual è l'impatto ambientale dei diversi tipi di otturatore?

L'impatto ambientale varia significativamente tra le tecnologie di otturazione. Gli otturatori meccanici utilizzano materiali metallici pregiati (titanio, acciai speciali) che, pur essendo riciclabili, richiedono processi produttivi energy-intensive. La loro durata limitata (150.000-300.000 cicli) genera necessità di sostituzione periodica. Gli otturatori elettronici, basandosi su tecnologie semiconduttore, hanno impatto produttivo simile al sensore ma durata teoricamente illimitata, riducendo i rifiuti elettronici a lungo termine. Le modalità ibride rappresentano un compromesso sostenibile, combinando longevità elettronica con versatilità meccanica, ottimizzando il rapporto prestazioni/impatto ambientale nel ciclo di vita del prodotto.

Come si evolveranno le tecnologie di otturazione nei prossimi anni?

Le prospettive future dell'otturazione fotografica puntano verso sistemi completamente software-driven con eliminazione progressiva dei componenti meccanici. L'integrazione dell'intelligenza artificiale permetterà ottimizzazione predittiva dei parametri di otturazione basata su riconoscimento scene e analisi del movimento in tempo reale. Le tecnologie Global Shutter emergenti promettono di eliminare definitivamente gli effetti di rolling shutter, combinando i vantaggi dell'otturazione elettronica con uniformità meccanica. Parallelalamente, lo sviluppo di sensori multi-layer consentirà otturazione selettiva per aree specifiche dell'immagine, aprendo possibilità creative inedite nella composizione dinamica e nell'HDR in tempo reale, rivoluzionando l'approccio stesso alla cattura fotografica.