Se controlliamo l'impostazione del tempo di posa (tempo di otturazione, velocità dell'otturatore), possiamo catturare il movimento o congelare un'azione. L'otturatore è un elemento meccanico della macchina fotografica che si apre e si chiude per lasciar passare la luce. Se il diaframma controlla la quantità di luce, l'otturatore regola la durata dell'esposizione: il tempo di posa. Il tempo di posa (o di scatto) si misura in secondi o, più spesso, in frazioni di secondo.
Tempo di posa
Esattamente come diaframmi e sensibilità Iso, il tempo di posa vanno a passi prestabiliti, nonostante sia a volte possibile utilizzare valori intermedi. Con tempo di posa lungo si ottengono immagini mosse di soggetti in movimento. Con tempo di posa breve si ottengono immagini nitide di soggetti in movimento. Nella scala del tempo di posa uno stop è uguale a un tempo doppio.
Il tempo di posa controlla la lunghezza dell’esposizione, ma è anche uno strumento creativo. E' uno dei due modi che ha il fotografo di controllare l’esposizione (l’altro è l’apertura del diaframma). Nella fotografia di tutti i giorni, non serve preoccuparsi troppo del tempo di posa poiché almeno fino a che è abbastanza breve si evita il pericolo del micro mosso. Ma quando si scatta a soggetti in rapido movimento, assume un altro significato, maggiore è il tempo di posa, maggiore sarà il movimento del soggetto nell’intervallo di scatto. Per congelare il proprio soggetto, basta usare un tempo breve.
Il tempo di posa è determinato dall’otturatore della macchina fotografica. L’otturatore è un dispositivo elettronico delle fotocamere. Prolungando il tempo di posa, si possono usare diaframmi più chiusi e/o sensibilità ISO più bassi, utili per avere una maggiore qualità d’immagine, purchè si eviti il mosso indesiderato.
Otturatore macchina fotografica
Il periodo di apertura dell'otturatore prende il nome di "tempo di posa" e la sua lunghezza è direttamente proporzionale alla quantità di luce che colpisce il sensore. Un tempo doppio ci darà il doppio della luce e perciò un'immagine molto più chiara, al contrario, un tempo di posa a metà ci darà metà luce e un’immagine più scura.
E’ molto importante, la corretta combinazione tra quantità di luce e tempo di posa per avere un'immagine naturale, con i colori e le loro densità sono vicine all'originale visibile a occhio nudo. Il tempo di posa è un elemento essenziale per controllare l'esposizione , la quantità di luce che arriva al sensore, oltre che per catturare e bloccare soggetti in movimento e azioni veloci come eventi sportivi ecc.
Quando usare tempi di posa veloci
Usare tempi di posa lunghi con soggetti in movimento, con luce scarsa e con lunghe focali, possono essere causa di immagini leggermente tremolanti o mosse. A volte il mosso è utile per esprimere il movimento del soggetto o per ottenere effetti creativi (panning). Per la fotografia d’azione, occorrono fotocamere digitali veloci. Se vediamo una scena che si svolge veloce, dobbiamo scattare velocemente, ma anche contare su un tempo di posa fulmineo quasi istantaneo per poter congelare la scena e il soggetto in movimento. Tempi di posa veloci permette di congelare l'azione e mantenere tutto perfettamente nitido.
Occorre una macchina fotografica moderna che riesca a tenere a fuoco il soggetto, seguendolo con gli innumerevoli, punti di messa a fuoco. Oggi sono in commercio fotocamere digitali reflex che riescono ad eseguire raffiche di scatti da 5 fotogrammi al secondo. Reflex digitali come la Canon Eos /7D con 8 fotogrammi al secondo su un sensore di 18 Megapixel. Oppure la reflex digitali Nikon D300s sempre con 7 fotogrammi al secondo
Tempi di posa lunghi per il panning
Un’altra soluzione spesso adottata dai professionisti è il cosiddetto “panning”, in cui si sceglie un tempo volutamente molto lungo e si insegue il soggetto nel mirino durante lo scatto. Questo restituisce un soggetto ragionevolmente nitido e sfoca lo sfondo, con caratteristico effetto di movimento.
Non sempre, il “mosso” è negativo, il primo pensiero del fotografo è, quello di congelare il soggetto utilizzando un tempo breve. Se questo va benissimo per la fotografia sportiva, a volte rende le immagini un po’ statiche e poco vitali. Un mosso creativo può, al contrario, dare maggiore dinamismo all’immagine, con un tempo più lungo possiamo aggiungere un senso di movimento alla nostra immagine e l’effetto mosso aggiunge vita e dinamismo.
Lo scatto continuo
Se ci troviamo a scattare una foto d’azione con soggetti in rapido movimento consigliabile è lo scatto continuo. In alcuni casi, è prevedibile l’istante in cui arriverà il movimento chiave, ma le azioni sportive sono imprevedibili ed è quindi è difficile catturare il momento migliore con un singolo scatto.
Ecco a cosa serve l’opzione di scatto continuo. La cadenza di scatto dipende dalla fotocamera, ed è espressa in “fps”, frame per secondo. Anche il numero di foto catturabili dipende dalla fotocamera, ma scegliere il formato Jpeg anziché il formato Raw allunga sempre la sequenza di scatto massima possibile.
Tempo di scatto veloce e tempo di scatto lento
Il tempo di scatto ci permette di controllare l’esatto tempo in cui l’otturatore rimane aperto. In abbinamento con il diaframma, determina la quantità di luce che raggiunge il sensore. L’obiettivo principale della scelta del tempo di scatto è stabilire quanta parte del movimento del soggetto debba essere registrata. Il tempo veloce congela il movimento e il tempo lento sfoca il movimento.
I tempi di scatto si leggono in frazioni di secondo. Per esempio, 1/16 di secondo cattura un’immagine sfocata di un soggetto in movimento, mentre 1/1000 di secondo congela il movimento stesso. Tempo e apertura diaframma lavorano insieme, dal momento che l’intervento sui due influenza la quantità di luce che entra nella fotocamera, dobbiamo ricordarci di non perdere mai l’esposizione corretta.
Se chiudiamo il diaframma di uno stop (e lasciamo quindi entrare meno luce) dobbiamo compensare rallentando il tempo di uno stop (per far rientrare più luce). Con le modalità semiautomatiche possiamo lasciare che la reflex digitale imposti il tempo di scatto giusto quando scegliamo il diaframma e viceversa.