Fotografia Naturalistica: foto naturalistiche tecnica
La fotografia naturalistica è un'arte affascinante che cattura la bellezza della natura in tutte le sue sfaccettature. Attraverso l'obiettivo di una macchina fotografica, siamo in grado di esplorare l'ambiente circostante e immortalare momenti unici, dai paesaggi mozzafiato alle creature selvatiche che popolano i nostri ecosistemi. Questa forma d'arte richiede non solo competenze tecniche, ma anche un profondo rispetto e comprensione della natura stessa.
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- Fotografia naturalistica
- Equipaggiamento e tecniche fondamentali
- Approcci etici e sostenibili
- Habitat e stagionalità
- Composizione e aspetti artistici
- Tecnologie emergenti e futuro
- Luoghi Iconici della Fotografia Naturalistica
- Fotografia Naturalistica: attrezzatura
- Fotografia Naturalistica: Etica
- Foto naturalistiche: Animali
- Fotografia naturalistica uccelli
- Belle foto naturalistiche
- Foto naturalistiche: primi piani
- Foto naturalistiche: impostazioni reflex
- Foto naturalistiche: immagini nitide
- Foto naturalistiche messa a fuoco
- Bibliografia
- FAQ: fotografia naturalistica
Fotografia naturalistica
La fotografia naturalistica e le foto naturalistiche rappresentano oggi discipline fotografiche più affascinanti e tecnicamente impegnative, capaci di coniugare passione artistica e ricerca scientifica in un'unica forma espressiva. Questa pratica va ben oltre la semplice documentazione della natura, trasformandosi in un potente strumento di comunicazione ambientale che sensibilizza il pubblico sulla bellezza e fragilità degli ecosistemi.
Il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione tecnologica. L'avvento delle fotocamere mirrorless ad alta risoluzione, degli obiettivi con stabilizzatori ottici sempre più sofisticati e dei sensori con performance eccezionali in condizioni di scarsa illuminazione ha democratizzato l'accesso a questa disciplina. Secondo i dati dell'Associazione Italiana Fotografi Naturalistici (AIFN), nel 2023 si è registrato un incremento del 35% di nuovi praticanti rispetto al periodo pre-pandemia, con un particolare interesse verso la macrofotografia e la fotografia di uccelli.
Le tendenze future delineano scenari ancora più interessanti. L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando l'identificazione automatica delle specie, mentre i droni stanno aprendo prospettive inedite per la documentazione di habitat inaccessibili. Parallelamente, cresce l'attenzione verso pratiche etiche e sostenibili: sempre più fotografi adottano approcci non invasivi e contribuiscono attivamente a progetti di citizen science, trasformando ogni scatto in un potenziale contributo alla ricerca scientifica.
Il panorama italiano si distingue per la straordinaria biodiversità del territorio, che offre opportunità uniche dalla macchia mediterranea alle vette alpine. Tuttavia, emergono anche nuove sfide: i cambiamenti climatici stanno modificando i pattern migratori e i comportamenti della fauna, richiedendo ai fotografi una costante capacità di adattamento e studio. La European Environment Agency riporta che il 17% delle specie europee monitorate attraverso programmi di citizen photography ha mostrato variazioni significative nelle abitudini comportamentali negli ultimi cinque anni.
Equipaggiamento e tecniche fondamentali
La scelta dell'attrezzatura fotografica rappresenta il primo passo cruciale per ogni fotografo naturalista. L'evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha reso disponibili strumenti sempre più specializzati, ma la comprensione delle caratteristiche tecniche rimane fondamentale per operare scelte consapevoli.
Corpo macchina e obiettivi specializzati
I corpi macchina moderni offrono prestazioni eccezionali per la fotografia naturalistica, con sensori full-frame e APS-C che garantiscono qualità d'immagine superiore anche a ISO elevati. Le fotocamere mirrorless hanno guadagnato particolare favore tra i professionisti per diversi motivi:
- Autofocus silenzioso e rapido: essenziale per non disturbare i soggetti • Stabilizzazione integrata: permette scatti a mano libera anche con teleobiettivi lunghi
• Mirino elettronico: offre anteprima in tempo reale dell'esposizione • Compattezza: riduce il peso complessivo dell'attrezzatura da campo
Gli obiettivi teleobiettivi rappresentano l'investimento più significativo. I modelli da 300-600mm con aperture f/4-f/5.6 offrono il miglior compromesso tra qualità ottica, peso e costo. Per la macrofotografia, obiettivi dedicati da 90-180mm con rapporti di riproduzione 1:1 garantiscono dettagli straordinari del micromondo naturale.
Accessori indispensabili per il campo
L'attrezzatura di supporto spesso determina il successo di una sessione fotografica. I treppiedi in fibra di carbonio combinano leggerezza e stabilità, requisiti essenziali durante lunghe attese. Le teste fluide permettono movimenti dolci per seguire soggetti in movimento, mentre i telecomandi wireless eliminano vibrazioni durante lo scatto.
I moltiplicatori di focale (1.4x e 2x) rappresentano soluzioni economiche per aumentare la lunghezza focale, sacrificando però luminosità e, in parte, qualità ottica. I filtri polarizzatori risultano particolarmente utili per eliminare riflessi dall'acqua e intensificare i contrasti nel paesaggio naturale.
Approcci etici e sostenibili
La fotografia naturalistica moderna deve confrontarsi con questioni etiche sempre più pressanti. Il benessere animale deve rimanere la priorità assoluta, superando ogni considerazione artistica o commerciale. L'approccio etico non rappresenta solo una scelta morale, ma contribuisce alla conservazione a lungo termine degli habitat fotografici.
Principi di fotografia non invasiva
Il rispetto delle distanze di sicurezza varia significativamente tra specie diverse. Gli uccelli rapaci, ad esempio, richiedono distanze superiori ai 50 metri durante il periodo riproduttivo, mentre piccoli passeriformi possono tollerare avvicinamenti più contenuti se condotti gradualmente. L'osservazione del linguaggio corporeo degli animali fornisce indicazioni preziose: segnali di stress come respiro affannoso, posture di allarme o tentativi di fuga devono indurre il fotografo a aumentare immediatamente la distanza.
Le sessioni fotografiche prolungate rappresentano uno stress significativo per molte specie. Limitare la durata degli appostamenti e alternare periodi di osservazione attiva a pause è fondamentale. Particolare attenzione richiede la fotografia di nidi e tane: molte specie abbandonano definitivamente i siti riproduttivi se disturbate ripetutamente.
- Evitare richiami artificiali eccessivi: possono alterare i comportamenti territoriali • Non modificare l'habitat: spostare rami o vegetazione compromette l'ecosistema locale • Rispettare sentieri e aree protette: minimizza l'impatto ambientale complessivo • Condividere responsabilmente le localizzazioni: proteggere siti sensibili dalla pressione fotografica
Contributi alla citizen science
I progetti di citizen science stanno trasformando la fotografia naturalistica in uno strumento di ricerca attiva. Piattaforme come iNaturalist o eBird permettono ai fotografi di contribuire a database scientifici globali, trasformando ogni osservazione in un dato utile per la conservazione.
L'identificazione accurata delle specie richiede competenze crescenti. L'utilizzo di app specializzate come Merlin Bird ID o Seek facilita il riconoscimento, ma la verifica attraverso guide taxonomiche rimane fondamentale. I metadati geolocalizzati degli scatti forniscono informazioni preziose sui pattern distributivi delle specie, particolarmente utili per monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Habitat e stagionalità
La comprensione profonda degli ecosistemi naturali rappresenta la base per una fotografia naturalistica efficace. Ogni habitat presenta caratteristiche peculiari che influenzano comportamenti animali, fioriture vegetali e condizioni di luce. La stagionalità determina opportunità fotografiche uniche che richiedono pianificazione accurata e tempismo preciso.
Ecosistemi alpini e montani
Gli ambienti alpini offrono biodiversità straordinaria concentrata in finestre temporali ristrette. Il disgelo primaverile, tra maggio e giugno, scatena esplosioni di vita con fioriture spettacolari di rododendri, genziane e stelle alpine. Le prime ore del mattino garantiscono luce dorata e attività animale intensa, con marmotte, stambecchi e camosci particolarmente attivi.
L'altitudine influenza dramatically i tempi biologici. A quote superiori ai 2000 metri, la stagione vegetativa si comprime in pochi mesi intensi. I fotografi devono sincronizzarsi con ritmi naturali accelerati, dove una settimana di ritardo può significare perdere completamente una fioritura o un comportamento riproduttivo.
- Equipaggiamento specifico: abbigliamento tecnico per condizioni variabili • Sicurezza prioritaria: conoscenza meteorologica e tecniche di orientamento • Rispetto altitudinale: acclimatamento graduale per sessioni prolungate • Documentazione scientifica: contribuire al monitoraggio di specie alpine vulnerabili
Ambienti acquatici e zone umide
Le zone umide rappresentano hotspot di biodiversità con concentrazioni eccezionali di avifauna acquatica. La fotografia di aironi, martin pescatori e limicoli richiede pazienza estrema e conoscenza approfondita dei comportamenti alimentari. L'alba e il tramonto offrono condizioni luminose ideali, con riflessi sull'acqua che creano atmosfere suggestive.
La macrofotografia acquatica presenta sfide tecniche specifiche. Libellule, insetti acquatici e anfibi richiedono approcci delicati e attrezzature resistenti all'umidità. I wader fotografici permettono di posizionarsi direttamente in acqua, ottenendo prospettive altrimenti impossibili.
Composizione e aspetti artistici
L'evoluzione della fotografia naturalistica ha portato a una crescente attenzione verso gli aspetti compositivi e artistici. Non si tratta più di semplice documentazione, ma di creare immagini che comunichino emozioni e sensibilizzino il pubblico verso la conservazione. La padronanza delle tecniche artistiche diventa quindi strumento di advocacy ambientale.
Regole compositive applicate alla natura
La regola dei terzi trova applicazione naturale nella fotografia di fauna, posizionando il soggetto sui punti di forza dell'inquadratura. Tuttavia, la composizione naturalistica deve adattarsi ai comportamenti animali: un rapace in volo richiede spazio nella direzione del movimento, mentre un mammifero al pascolo beneficia di inquadrature che includano l'habitat circostante.
Le linee guida naturali - rami, corsi d'acqua, profili montuosi - dirigono l'attenzione verso il soggetto principale. L'utilizzo creativo della profondità di campo isola i soggetti dallo sfondo o, al contrario, li contestualizza nell'ambiente. Aperture ampie (f/2.8-f/4) creano bokeh cremosi, mentre diaframmi chiusi (f/8-f/11) mantengono nitidezza su più piani.
- Prospettive inusuali: posizioni basse per enfatizzare la maestosità • Simmetrie naturali: riflessi su superfici acquatiche • Contrasti cromatici: complementarietà tra soggetto e ambiente • Geometrie organiche: pattern ricorrenti in formazioni naturali
Gestione della luce naturale
La golden hour rimane il momento privilegiato per la fotografia naturalistica, ma ogni condizione luminosa offre opportunità creative. Le giornate nuvolose producono luce diffusa ideale per macrofotografia e ritratti ravvicinati, eliminando ombre dure e contrasti eccessivi. La luce laterale modella i volumi e rivela dettagli testurali del piumaggio o del pelo.
Il controluce creativo trasforma soggetti ordinari in silhouette evocative, particolarmente efficace con insetti dalle ali traslucide o uccelli in volo. Le condizioni atmosferiche avverse - nebbia, pioggia leggera, neve - aggiungono drammaticità e unicità agli scatti, richiedendo però protezione adeguata dell'attrezzatura.
Tecnologie emergenti e futuro
L'innovazione tecnologica sta ridefinendo i confini della fotografia naturalistica. Le fotocamere con sensori da 100+ megapixel permettono crop estremi mantenendo qualità professionale, mentre gli algoritmi di riduzione del rumore basati su AI estendono le possibilità operative in condizioni di scarsa illuminazione.
Intelligenza artificiale e riconoscimento automatico
I sistemi di riconoscimento automatico stanno rivoluzionando l'identificazione delle specie. Software come Wildlife Insights utilizzano reti neurali per analizzare migliaia di immagini, identificando specie, comportamenti e pattern temporali. Secondo studi della Zoological Society of London, l'accuratezza del riconoscimento automatico ha raggiunto il 94% per mammiferi di media-grande taglia e l'87% per l'avifauna.
Le fotocamere trap intelligenti rappresentano l'evoluzione della wildlife photography. Sensori di movimento abbinati a AI permettono attivazione selettiva basata sulla specie target, riducendo falsi positivi e ottimizzando l'autonomia. Il machine learning analizza patterns comportamentali, prevedendo gli spostamenti animali e suggerendo posizionamenti ottimali.
Droni e prospettive aeree
La drone photography ha aperto prospettive inedite per documentare habitat inaccessibili e comportamenti di gruppo. Stormi migratori, aggregazioni marine e dinamiche ecosistemiche trovano nelle riprese aeree modalità narrative prima impossibili. La normativa europea richiede patentini specifici per uso professionale, ma l'investimento è giustificato dalle opportunità creative.
I droni underwater rappresentano la frontiera più avanzata, permettendo esplorazioni subacquee automatizzate per documentare ecosistemi marini profondi. Sensori iperspettrali rilevano variazioni nella salute dei coralli, mentre telecamere 8K catturano dettagli di fauna abissale precedentemente inaccessibile.
Nella fotografia naturalistica, l'obiettivo non è solo quello di documentare, ma di trasmettere emozioni, stimolare la curiosità e sensibilizzare l'osservatore alla bellezza e alla fragilità del nostro pianeta. Esploreremo i segreti di questa disciplina, dai luoghi migliori per scattare foto naturalistiche alle tecniche di composizione e attrezzatura necessaria.
Luoghi Iconici della Fotografia Naturalistica

- Parchi Nazionali e Riserve Naturali: i parchi naturali in Italia sono tesori di biodiversità e offrono una vasta gamma di opportunità fotografiche, tra cui maestosi paesaggi e fauna selvatica.
- Ambienti Acquatici: Dai mari ai fiumi e ai laghi, gli ambienti acquatici sono ricchi di fascino naturale e ospitano una varietà di specie uniche.
Fotografia Naturalistica: tecniche
- L'Uso della Luce: Impareremo come sfruttare al meglio la luce naturale, compresa la magia dell'ora d'oro e la sfida delle condizioni di luce scarsa.
- Composizione e Prospettiva: Esploreremo come creare immagini coinvolgenti attraverso la composizione, la scelta della prospettiva e l'uso di punti focali.
Per praticare la fotografia naturalistica e ottenere ottimi risultati servono equipaggiamento e conoscenze tecniche e specialistiche, il 90% della fotografia naturalistica è conoscenza del soggetto, lavoro sul campo e pianificazione. Il progresso tecnologico ha rivoluzionato la fotografia digitale. Lo sviluppo più importante, per i fotografi naturalisti, è la precisione dei sistemi di messa a fuoco automatica. Oggi le immagini perfettamente a fuoco non sono più il risultato di anni di pratica o di occasionali colpi di fortuna, ma la norma.
Fotografia Naturalistica: attrezzatura
- Obiettivi Ottimali: Discuteremo dell'importanza degli obiettivi adatti alla fotografia naturalistica, come i grandangolari per i paesaggi e i teleobiettivi per gli scatti della fauna selvatica.
- Accessori Essenziali: Vedremo quali accessori, come treppiedi, filtri polarizzatori e obiettivi macro, possono migliorare le tue fotografie naturalistiche.
Fotografia Naturalistica: Etica

- Il Rispetto per la Natura: Approfondiremo l'importanza di rispettare l'ambiente e gli animali selvatici durante le sessioni fotografiche.
- Conservazione e Consapevolezza: Discuteremo del ruolo del fotografo naturalista nella sensibilizzazione e nella conservazione della natura.
La fotografia naturalistica è una disciplina gratificante che ti consente di esplorare la bellezza della natura e condividerla con il mondo. Con le giuste tecniche e l'etica appropriata, puoi catturare immagini mozzafiato che ispirano e promuovono la conservazione della nostra straordinaria biodiversità.
Foto naturalistiche: Animali
L'oasi naturalistica, è uno dei posti più indicati per cominciare a dedicarsi a fotografare gli animali e la natura. Solitamente in questi ambienti sono già presenti capanni mimetici per fotografare la natura, trattandosi di luoghi protetti, dove la caccia è interdetta, c'è la possibilità di trovare animali selvatici più tranquilli che altrove, e quindi grazie al fatto di restare nascosti dentro i capanni mimetici si riescono a scattare foto agli animali a pieno fotogramma anche senza possedere teleobiettivi costosissimi. I periodi invernali sono i più indicati per frequentare le oasi naturalistiche in quanto la presenza di altre persone è più contenuta.
Importante, dato che le attese per fotografare gli animali potrebbero essere lunghe è consigliabile oltre a portarsi una piccola scorta di cibo e qualcosa da bere, vestiti per coprirsi a sufficienza e ripararsi dal freddo e una sedia pieghevole dove potersi riposare.
Chi vuole intraprendere questo tipo di genere fotografico e scattare foto agli animali selvatici, e vuole operare autonomamente fuori dalle riserve, deve possedere una profonda conoscenza non solo del territorio ma anche degli animali che si vogliono fotografare.
Fotografia naturalistica: consigli

Se preventivamente sappiamo i comportamenti degli animali perché ci siamo documentati eviteremo di perdere tempo inutile, in quanto gli animali in base alla stagione, hanno delle determinate abitudini, infatti, ogni stagione ha le sue caratteristiche delle quali l’animale è soggetto e che occorre conoscere per poterne approfittare fotograficamente parlando. Dobbiamo inoltre sapere che durante tutto l'arco della giornata le probabilità e le possibilità di scatto non sono le stesse. Gran parte degli animali, siano essi volatili o mammiferi, hanno abitudini diverse e quindi si comportano di conseguenza.
Le ore centrali della giornata sono le meno adatte per scattare fotonaturalistiche. Il primo mattino e il calar del sole sono i momenti magici, non solo per trovare gli animali ma anche per la luce calda che, in una giornata serena, li illumina.
Ad esempio se scattiamo una foto a un airone in un canneto, a mezzogiorno, avremo come risultato una foto poco significativa e interessante, mentre se la stessa foto la scattiamo al tramonto quando il sole trasforma le canne in una tavolozza di tutte le sfumature di giallo, la foto diventa spettacolare e caratteristica.
Dedicarsi alla fotografia naturalistica, non è facile e sicuramente non comodo, rappresenta una delle discipline più dispendiose della fotografia, richiedendo attrezzatura fotografica un po' al di sopra della media.
Chi già pratica questo genere di fotografia sa che questa pratica ti prende talmente tanto che chi costringerà a notti insonni, alzatacce per partire prima dell'alba, lunghi viaggi e perché ruberà tanto tempo per lo studio della materia e dei luoghi dove andare per fotografare gli animali selvatici.
Infatti un buon fotografo che pratica la fotografia naturalistica, deve essere molto preparato oltre che dal punto di vista tecnico, e sull'attrezzatura fotografica anche etologicamente parlando molto preparato sulle razze e sulle abitudini degli animali che vuole fotografare.
Fotografia naturalistica uccelli
La fotografia naturalistica può spaziare dagli uccelli marini tipici delle scogliere nordiche, ai gabbiani, diffusi a tutte le latitudini, benché di specie differenti, per arrivare ai più comuni animali tipici delle nostre regioni.
Il primo sole della mattina illumina alla perfezione l'animale che ci apprestiamo a fotografare, non occorre necessariamente fare lunghi viaggi per fare belle foto di uccelli, potremo trovare bellissimi uccelli come fagiani in un comunissimo campo arato delle nostre campagne, oppure potremmo immergerci nella maestosa natura di una vallata o di una campagna dove si può apprezzare l'essenza della fotografia naturalistica, fatta di silenzi, solitudini e spazi incontaminati.
Ci sono sempre nelle vostre vicinanze dei posti dove la natura ancora ci regala la sua immensa bellezza e dove potremo trovare un gruppetto di fenicotteri da riprendere col grandangolo o un airone che ci mostra tutta la sua eleganza.
Belle foto naturalistiche
Per scattare bellefoto naturalistiche, devi tenere conto di vari fattori, tra cui la luce, l'ambiente, la composizione e l'attrezzatura fotografica. Ecco alcuni suggerimenti su come e dove scattare foto naturalistiche mozzafiato:
1. Scelta del luogo:
- Parchi nazionali e riserve naturali: Questi luoghi offrono una grande varietà di paesaggi e habitat naturali, ideali per scattare foto naturalistiche. Parchi nazionali e riserve sono spesso protetti, quindi rispetta le regole e la flora e fauna locale.
- Foreste: Le foreste sono ottime per catturare la bellezza della natura, con alberi imponenti, ruscelli, e una varietà di creature.
- Laghi e fiumi: Corpi d'acqua come laghi e fiumi possono offrire riflessi mozzafiato e habitat per animali selvatici.
- Montagne: Le montagne offrono panorami spettacolari e possono essere un ottimo luogo per scattare foto naturalistiche.
2. Momento migliore per scattare foto naturalistiche:
- L'ora d'oro: L'alba e il tramonto offrono la luce più calda e morbida, che può trasformare anche un paesaggio ordinario in qualcosa di magico.
- Giornate nuvolose: Le nuvole agiscono come un diffusore naturale, creando una luce uniforme e evitando ombre dure.
- Stagioni diverse: Le stagioni cambiano radicalmente l'aspetto di un luogo. Le fotografie in inverno, primavera, estate e autunno possono catturare atmosfere completamente diverse.
3. Composizione:
- Regola dei terzi: Utilizza la regola dei terzi per disporre gli elementi chiave della tua foto. Immagina la tua immagine suddivisa in nove parti uguali (come una griglia 3x3) e posiziona gli oggetti importanti vicino ai punti di intersezione.
- Prospettiva e profondità: Crea profondità nella tua foto includendo elementi in primo piano, medio piano e sfondo. Questo rende l'immagine più interessante.
- Punto focale: Identifica un punto focale, che può essere un elemento distinto o un soggetto principale, e fai in modo che risalti nella foto.
4. Attrezzatura fotografica:
- Obiettivi adatti: Gli obiettivi grandangolari sono ottimi per paesaggi, mentre quelli teleobiettivi possono essere utili per la fotografia di animali selvatici.
- Treppiede: Un treppiede ti permette di scattare foto stabili, specialmente con tempi di esposizione lunghi.
- Filtro polarizzatore: Questo filtro può migliorare i colori e ridurre i riflessi su superfici d'acqua o fogliame.
- Telecomando o scatto ritardato: Questi strumenti possono aiutare a evitare il mosso della fotocamera.
5. Rispetto per la natura:
- Non disturbare la fauna selvatica: Mantieni una distanza rispettosa dagli animali selvatici e non influire sul loro comportamento.
- Rispetto per l'ambiente: Non lasciare tracce del tuo passaggio. Rispetta le regole locali e porta via i tuoi rifiuti.
La foto naturalistiche richiedono tempo, pazienza e pratica. Esplora nuovi luoghi, osserva la luce e la natura circostante, e continua a migliorare le tue capacità fotografiche. Ricorda che ogni luogo e momento offrono opportunità uniche per catturare la bellezza della natura.
Foto naturalistiche: tecnica
Deve essere in primo piano e deve essere interessante o appariscente, in altri termini, esteticamente valido. Ecco perché nei migliori paesaggi tendiamo a vedere in primo piano massi incorniciati di licheni o cespugli in fiore, anziché siepi stentate o spazzatura. D’altra parte, riempire di fiori il primo piano di tutti i nostri paesaggi di fotografie della natura li renderebbe in fretta un po’ noiosi: leggiamo qui alcuni consigli essenziali per mantenere un interesse in primo piano.
Le foto naturalistiche sono solo profondità e prospettiva. Piani differenti, dal vicinissimo a infinito, devono lavorare in armonia per trasmettere il senso del luogo. Per quanto forti siano medio piano e sfondo, la nostra foto natura perderà ogni significato al primo sguardo se manca un soggetto interessante in primo piano. Non c’è nulla di complesso in questo elemento di tecnica di composizione fotografica per fotografare la natura: si tratta solo di ricordarci di inquadrare in primo piano un oggetto che attiri l’attenzione dell’osservatore.
Foto naturalistiche: primi piani
Fotografare la natura, significa comunicare, parlare all’osservatore e provocare una risposta emotiva, quindi un buon primo piano deve contribuire a creare l’emozione. Per questo i primi piani sono molto importanti, specie perché i grandangoli usati dalla maggior parte dei fotografi paesaggisti fanno sì che proprio il primo piano sia tra le prime cose che saltano all’occhio. Ci sono molti modi per far funzionare un primo piano, se volete aggiungere dinamismo e profondità, cercate curve o linee di entrata capaci di attirare lo sguardo nella scena.

Se volete creare dramma, potete inserire un oggetto in primo piano colpito dalla luce, in contrasto con un cielo cupo e minaccioso. Inoltre, possiamo anche “costruire” il primo piano sfruttando elementi in movimento, come onde, torrenti o erba scossa dal vento. Il miglior primo piano è quello che si fonde con il resto della scena, che la completa con armonia e sottolinea il messaggio che si vuole trasmettere.
1 Il primo piano presenta quello che troviamo nel paesaggio: le foglie sfumano nel prato e l’erba al centro richiama le rocce nel torrente. Il masso coperto di muschio sulla destra si ripete nella forma della montagna.
2 L’acqua crea un’atmosfera sognante, ma guida anche lo sguardo verso gli elementi superiori dell’immagine.
3 Il rododendro spezza la ripetizione di elementi e aggiunge interesse.
Impariamo dagli altri fotografi, studiando le immagini dei nostri fotografi preferiti e cerchiamo di comprenderne gli elementi compositivi che le rendono foto uniche ed eccezionali.
Incolliamo in verticale, proviamo a fondere più inquadrature verticali per crearne una orizzontale. A parte l’aumentata risoluzione, il vantaggio maggiore è il superamento dei limiti dell’equipaggiamento, come forma del sensore o lunghezza focale e campo visivo dell’obiettivo.
Studiamo il luogo per capire come la luce cada su una scena, potreste doverci tornare più volte finché trovate le condizioni migliori per scattare foto di paesaggi, e riuscite ad avere la sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto. Non solo sassi e fiumi ma anche persone e animali possono costituire un significativo elemento di primo piano, specie se contestualizzati nel paesaggio.
Usiamo la fantasia, giriamo e osserviamo, non scegliamo gli elementi più ovvi, come scogli bagnati su una spiaggia, creatività e immaginazione per ottenere foto naturalistiche con risultati migliori.
Foto naturalistiche: obiettivi
I fotografi tendono a preferire gli obbiettivi grandangoli. L’ampia visuale, l’ottima profondità di campo e la prospettiva esagerata fanno sentire l’osservatore parte della scena, quando usiamo un grandangolo, chiudiamo il diaframma (f/22) per massimizzare la profondità di campo e curiamo attentamente la messa a fuoco: impostiamo i punti AF manualmente, non affidiamoci alle impostazioni automatiche della nostra Reflex digitale.

Teleobbiettivo : 200 mm

Grandangolo : 35 mm
Foto naturalistiche: impostazioni reflex
Modalità manuale: Per un controllo totale sull’esposizione non affidiamoci alle modalità automatiche. Servirà un attento abbinamento di tempo lento, per registrare il movimento dell’acqua, e diaframma chiuso (f/22) per una buona profondità di campo.
Messa a fuoco iperfocale: applichiamo i principi della messa a fuoco iperfocale per ottenere un’immagine nitida dal primo piano allo sfondo. Dovremmo fare qualche conto, ma in linea di massima basta mettere a fuoco in manuale intorno a un terzo all’interno della scena.
Per la massima qualità di foto natura, usiamo i più bassi livelli di sensibilità alla luce (ISO) possibili. Normalmente si parla di ISO 100. Un livello ISO basso implica un tempo di scatto più lento, che è ideale per uno scatto come questo ma richiede un cavalletto stabile.
Foto naturalistiche: immagini nitide
Per chi scatta foto naturalistiche, è importante conoscere bene le tecniche e la modalità di autofocus e sapere come, quando e quali usare. Le fotocamere Canon hanno due o tre distinte modalità AF, in aggiunta alla messa a fuoco manuale: scatto singolo (One Shot), Al Servo e Al Focus. Sulle reflex digitali Nikon, si chiamano tecniche di scatto Single-servo AF e Continuous-servo (che comprende Al Focus).
Foto naturalistiche messa a fuoco
Selezioniamo la messa a fuoco appropriata al soggetto. Singola è adatta agli scatti statici, di fiori, funghi o animali fermi. Al Servo permette di seguire i soggetti in movimento. Al Focus può servire con i soggetti imprevedibili, che si fermano e ripartono.
Attiviamo il punto di fuoco: scegliamo un singolo punto per mettere a fuoco con precisione su una specifica parte del soggetto, avremo più controllo e comporremo più facilmente. Con un soggetto in movimento, assicuriamoci che il punto AF attivo rimanga su di esso.
Lavoriamo in manuale: non affidiamoci sempre e solo all’autofocus perché ci sono situazioni, di luce ridotta o di forte contrasto, in cui è difficile trovare il fuoco e l’obiettivo può non riuscirci. Quando succede, passiamo alla messa a fuoco manuale con il comando piazzato di solito sul lato dell’obiettivo.
La fotografia naturalistica rappresenta un campo in continua evoluzione che offre opportunità straordinarie per chi desidera coniugare passione artistica e impegno ambientale. Approfondire questa disciplina attraverso corsi specializzati, workshop pratici e collaborazioni con enti di ricerca può trasformare un interesse personale in una professione gratificante che contribuisce attivamente alla conservazione della biodiversità.
Bibliografia
- Lanting, Frans - "Eye to Eye: Intimate Encounters with the Animal World" • Shaw, John - "John Shaw's Nature Photography Field Guide" • McDonald, Joe - "The Complete Guide to Wildlife Photography" • Fitzharris, Tim - "National Audubon Society Guide to Nature Photography" • Sammon, Rick - "Rick Sammon's Complete Guide to Digital Wildlife Photography"
FAQ: fotografia naturalistica
Qual è l'attrezzatura minima indispensabile per iniziare la fotografia naturalistica?
Per iniziare la fotografia naturalistica serve una fotocamera reflex o mirrorless con controlli manuali, un obiettivo teleobiettivo da almeno 200mm per la fauna e un macro da 90-100mm per dettagli ravvicinati. Un treppiede stabile è fondamentale per scatti nitidi, mentre un telecomando o autoscatto elimina le vibrazioni. Come accessori base: batterie di riserva, schede di memoria veloci e una borsa fotografica impermeabile. L'investimento iniziale può mantenersi sotto i 1500 euro scegliendo attrezzatura semi-professionale o usata di qualità. L'importante è privilegiare la qualità ottica degli obiettivi rispetto al corpo macchina, che può essere aggiornato successivamente.
Come si comporta un fotografo naturalista durante l'incontro con fauna potenzialmente pericolosa?
La sicurezza personale deve sempre precedere qualsiasi considerazione fotografica. Prima delle uscite, studiare i comportamenti delle specie presenti nell'area e mantenere sempre distanze di sicurezza adeguate. Per orsi e grandi carnivori, mai avvicinare cuccioli o adulti durante l'alimentazione. Portare sempre spray anti-orso nelle zone a rischio e muoversi facendo rumore per evitare incontri ravvicinati. Con serpenti velenosi, utilizzare obiettivi lunghi e mai toccare o spostare l'animale. In caso di comportamenti aggressivi, ritirarsi lentamente senza voltare le spalle al soggetto. L'esperienza e la formazione con guide esperte sono investimenti fondamentali per la sicurezza a lungo termine.
Quali sono le migliori app e risorse digitali per identificare specie in natura?
iNaturalist rappresenta la piattaforma più completa, combinando riconoscimento automatico tramite AI e verifica da parte della community scientifica. Merlin Bird ID della Cornell University eccelle per l'identificazione dell'avifauna, riconoscendo anche i canti. Seek utilizza la fotocamera per identificazione in tempo reale di piante e animali. Per flora specifica: PlantNet e Flora Incognita offrono database europei dettagliati. eBird permette di registrare avvistamenti contribuendo alla scienza cittadina. Queste app funzionano offline dopo aver scaricato i database regionali, risultando preziose durante escursioni in aree senza copertura di rete. L'integrazione con GPS permette mappatura automatica degli avvistamenti.
Come gestire legalmente la vendita e distribuzione di fotografie naturalistiche?
La commercializzazione di immagini naturalistiche richiede attenzioni legali specifiche. Per foto scattate in parchi nazionali o aree protette, verificare sempre i regolamenti locali che possono richiedere autorizzazioni per uso commerciale. Le immagini di specie protette possono avere limitazioni d'uso anche se scattate legalmente. Registrare il copyright presso SIAE o enti equivalenti europei protegge da usi non autorizzati. Nelle vendite tramite stock photography, specificare sempre location e specie per evitare problemi legali. Per progetti editoriali o mostre, considerare l'impatto della divulgazione delle localizzazioni esatte di specie sensibili. Consultare sempre legali specializzati in diritto ambientale per progetti commerciali significativi, poiché le normative variano notevolmente tra paesi europei.
Quale formazione tecnico-scientifica è consigliabile per diventare fotografo naturalista professionale?
Una formazione multidisciplinare risulta essenziale per il successo professionale. Basi solide di biologia, ecologia ed etologia permettono di anticipare comportamenti animali e scegliere tempistiche ottimali. Corsi di fotografia tecnica sviluppano competenze specifiche su esposizione, composizione e post-produzione. Workshop con professionisti del settore offrono esperienza pratica e networking prezioso. Competenze in comunicazione scientifica diventano cruciali per pubblicazioni editoriali e divulgazione. Conoscenze GIS e cartografia digitale supportano la pianificazione logistica. Certificazioni in primo soccorso e orientamento aumentano la sicurezza durante spedizioni remote. Master in comunicazione ambientale o giornalismo scientifico aprono opportunità nell'editoria specializzata. La specializzazione in specifici taxa o habitat può differenziare professionalmente, creando expertise riconosciuta nel settore.
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