Se vogliamo fotografare scogli con mare mosso, per ottenere una lunga esposizione, dobbiamo utilizzare oltre alle giuste impostazioni della reflex, un buon treppiedi, e i filtri ND, solo così si riuscirà a congelare la scena sotto una forte luce diurna.

Per ottenere immagini dei flussi di acqua che si infrangono sulle rocce ed ottenere l’effetto seta, la stabilità è un fattore fondamentale; occorre un’attrezzatura che dia il massimo dell’affidabilità, un buon treppiedi e uno scatto remoto sono accessori indispensabili in questi casi.

Per ottenere una migliore qualità di immagine occorre anche il telecomando, in modo di non toccare il pulsante di scatto sul corpo macchina, così da evitare ogni rischio di micro mosso; il telecomando consente di impostare manualmente uno specifico tempo di esposizione.

Impostazioni di base per la reflex

È indispensabile la modalità d’esposizione manuale per congelare correttamente il mosso, occorre anche impostare i parametri con molta attenzione, quindi una volta regolata la sensibilità ISO al minimo concesso dalla fotocamera, si deve procedere con la modalità di misurazione manuale dell’esposizione, meglio evitare gli automatismi a priorità di tempi di diaframma, che alcune volte velocizzano tempi di lavoro.

Per fotografare il mare mosso dovrete usare tempi di esposizione lunghissimi, scegliere la luce giusta manualmente con l’obbligo dell’uso della posa Bulb che le funzioni automatiche non possono gestire.

Esposizione corretta

Come abbiamo detto in un altro articolo, termine fotografia significa scrivere con la luce. Bisogna sapere, cioè, quanta luce fare arrivare al sensore e per quanto tempo. Ci sono molti modi per descrivere quando un’immagine è esposta correttamente, lo è cioè quando il fotografo, utilizzando i dati dell’esposimetro, sceglie come interpretare la scena e imposta la macchina fotografica di conseguenza.

Lunga esposizione con luce forte

Per avere una lunga esposizione con una luce forte come quella del sole al mattino, si può diminuire al minimo il valore della sensibilità ISO e chiudere al massimo il diaframma; molto spesso però questo non basta. Quindi per allungare ulteriormente i tempi di esposizione è indispensabile usare dei filtri a densità neutra, i filtri ND (Neutral Density), che riducono l’intensità della luce che attraversa l’obiettivo senza modificarne la qualità.

Per questo genere di scatti i filtri fotografici da usare sono di tipo ND a lastra e vanno montati su un porta filtri adattabile al diametro di ciascuno dei suoi obiettivi. Su ogni filtro è indicato quanti valori di EV questo assorbe durante l’esposizione: in questo modo è possibile variare facilmente la reciprocità tempi/diaframmi. Questa volontaria diminuzione della luce viene sfruttata per ottenere una maggiore libertà creativa perché da la possibilità di usare diaframmi più aperti o tempi più lunghi.

La reciprocità

L’esposizione è uguale all’intensità luminosa per il tempo. Dipende dunque dalla sensibilità e dalla combinazione tra le impostazioni del diaframma che regola l’intensità luminosa, e del tempo di esposizione. La relazione che intercorre tra questi elementi è definita reciprocità.

A parità di condizioni di luce, si ottiene la stessa esposizione se aumentando un parametro se ne diminuisce un altro nella stessa misura. In particolare, fissata una data esposizione, diaframma e tempo sono inversamente proporzionali, ossia sono uno il reciproco dell’altro.

Il valore di misura dell’esposizione è l’EV (Exposure Value), 1EV corrisponde al raddoppio o dimezzamento del tempo d’esposizione e della sensibilità ISO, ma anche allo spostamento di un intero valore di diaframma. Ad esempio cambiando l’apertura del diaframma da f/11 a f/16 si riduce l’esposizione di 1EV.

Come usare un filtro ND

Inquadrare attraverso il mirino della reflex con i filtri ND montati è molto difficile poiché l’esposimetro TTL è incapace di leggere correttamente la luce riflessa dagli oggetti. Prima di posizionare i filtri bisogna comporre l’inquadratura, mettere a fuoco e inserire l’esposizione, quindi sommare ai valori esposimetri quelli dei filtri che si intende utilizzare.

Kit di filtri ND

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In commercio sono reperibili Kit di filtri ND economici ma molto versatili. Il set contiene tre filtri a lastra di tre intensità diverse, e altri tre filtri con le stesse densità ma graduati, molto utili per togliere luminosità solo parzialmente. Nel kit si trovano anche gli anelli adattatori per qualsiasi diametro dell’obiettivo. I vantaggi di questi kit sono: leggerezza, costi contenuti e versatilità.